Milano dall’alto in basso, ma per meravigliarci
«…Era bello il panorama visto dall’alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero» canta Jovanotti in Fango.
Parla di un bambino, lui. Di un bambino sulle spalle del suo papà. Del suo stupore, della sua meraviglia. Anche se bambina io non lo sono più, e da quando mio padre mi sollevava al cielo è passato qualche anno, quel senso di meraviglia non l’ho mai perso. È quasi uno stile di vita, per me. Significa guardare gli occhi con il mondo di un bambino, sempre. Ecco perché, appena posso, prendo la mia macchina o salgo su un aereo e scappo via. Verso una nuova parte di mondo, con una guida nello zaino e la mano stretta in quella di mio marito.