Riapre a Milano, dopo tanta attesa, il Gerolamo, teatro delle marionette!

Dopo un progressivo decadimento e lunghi lavori di restauro, in cui non sono state estranee anche alcune manovre di speculazione edilizia, dopo circa 35 lunghi anni di abbandono si sta scrivendo un altro capitolo della lunga storia del Teatro Gerolamo, in un interno tra Piazza Fontana e Piazza Beccaria.

Vista dall'alto dell'ovale del Teatro Gerolamo in un interno di Via Beccaria.

Vista dall’alto dell’ovale del Teatro Gerolamo in un interno di Via Beccaria.

Era il lontano 1983 da quando la nostra città perdeva un teatro storico della sua tradizione, chiuso da una delle tante leggi riguardanti, indiscriminatamente e di immediata contingenza, la sicurezza dei luoghi pubblici di cultura. Alcuni, come il Teatro Gerolamo, di cui oggi ci accingiamo a parlare, non avevano avuto la prontezza, racchiusi nella loro ingenuità romantica, di sapersi adattare ai tempi che cambiavano, all’avvento della televisione e alla fine di un’era che si apriva alla globalizzazione. O altri, come lo Smeraldo, ci avevano anche tentato, ma il loro sogno si era infranto, più tardi su alcuni irti scogli fatti di carte bollate e di cieca e rapace cassa. Si, perché la cultura è qualcosa che va trattata in maniera diversa dei modi spicci di un’economia di mercato dove comandano solo i profitti, magari supportandola con dei finanziamenti pubblici. Ma, questi si sa, arrivano sempre troppo tardi per certe faccende che stanno nel cuore della cittadinanza.

Ingresso del Teatro-Gerolamo da piazza Beccaria nel 1946.

Ingresso del Teatro-Gerolamo da piazza Beccaria nel 1946.

E’ dal lontano 1957 che lo stesso Teatro Gerolamo non è più il teatro dei burattini, per cui era noto, per riconvertirsi al cabaret e all’avanspettacolo in salsa meneghina. E dire che nella memoria dei più, dopo anni di chiusura, ancora oggi è semplicemente il teatro dei Colla, quei famosi artigiani che più di 200 anni prima avevano portato la tradizione delle marionette a Milano. Ma facciamo un passo indietro e raccontiamo la storia di ciò per cui nello stesso 1957 tale luogo era stato dichiarato monumento nazionale, una gloria di Milano, come potrebbe essere l’Opera dei Pupi per una città come Palermo.

Burattini targati Colla.

Burattini targati Colla.

Sorse su un’oratorio, da cui nel Seicento si dispensavano i buoni insegnamenti della Dottrina Cristiana , come baluardo all’avanzata della Riforma protestante, secondo i dettami del Bellarmino.  Con la sconsacrazione del 1798, dopo l’arrivo dei francesi a Milano, e con qualche aggiustamento fu convertito in sala per spettacoli. Con l’intervento dell’architetto Canonica, nel 1815, venne inaugurato come teatro vero e proprio, prendendo il nome di Fiando, dal nome di un burattinaio giunto a Milano nel 1795. Dopo vari e profondi rimaneggiamenti, dovuti in ultimo per la creazione dell’antistante Piazza Beccaria, considerata nel periodo post-unitario una vera necessità, per farsi largo nel fitto tessuto di casupole seicentesche, che ancora vi sorgevano intorno, nasce il Teatro Gerolamo. Successivamente dopo la costruzione sulla piazza di un palazzo, edificato dall’arch. Mengoni, il progettista della Galleria, il teatro si ritrovò ad essere ospitato in un interno al di là di un portone, condizione in cui si ritrova ancora oggi. Ma venne nobilitato, riproducendo in piccolo la Scala, con la tradizionale pianta a ferro di cavallo, loggione elegante e platea.

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Foto di famiglia del 1898. Da sinistra in piedi, Carlo II Colla, la-moglie Rosa Baratto, Michele, Rosina e Giovanni; seduti Carlo Colla e la moglie Teresa Lucotti.

Ma la vera svolta, all’interno del panorama culturale della città, fu impressa dal fatto di ospitare in maniera stabile, dal 1906 al 1957 la Compagnia dei Colla, famosi burattinai, tornando con la memoria a quel Fiando che aveva dato il primo nome alla sala qui sorta.

Dopo anni di chiusura forzata, ora, il teatro tornerà a funzionare con la capienza originaria, di poco meno di 200 posti. Sono stati eseguiti, naturalmente, gli importanti lavori per la messa a norma per cui era stato chiuso ed è stata mantenuta, come dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Milano, Del Corno, anche “la struttura del palcoscenico, poco profondo ma altissimo: in questo modo si riconosce e si preserva la funzione originaria del Gerolamo, quella di “casa” per le marionette… Ci saranno una piccola sala per esposizioni e un bar-caffetteria… Senza rinnegarne l’identità, trasformeranno il Gerolamo in un teatro moderno, introducendo elementi di sostenibilità economica e rendendolo spazio “abitato”, non solo platea per vedere spettacoli… Noi non entreremo nel merito della programmazione, ma stipuleremo una convenzione grazie alla quale alcuni eventi dell’amministrazione pubblica si svolgeranno al Gerolamo, come Book City o Piano City. Naturalmente faciliteremo anche il dialogo con i Colla, ex “padroni” di casa che saranno coinvolti».

Il laboratorio dei Colla.

Il laboratorio della Compagnia Colla e figli

Ma intanto la Compagnia Carlo Colla & Figli prosegue il suo lavoro e le loro rappresentazioni, dopo infinito girovagare, presso lo spazio attiguo alla chiesa di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, allo Stadera. Gli spettacoli, originali interpretazioni della tradizione classica, spesso si concludono anche con una visita, a richiesta, dietro le quinte. Qui si possono ammirare centinaia di burattini con tanto di drappi e costumi. Solo questo varrebbe il prezzo del biglietto d’ingresso per voi e vostri figli. Da non perdere!

DOVE: Teatro Gerolamo – Via Beccaria 8/10

Compagnia Carlo Colla e Figli c/o spazio Associazione Grupporiani – Via Montegani, ang. Via Neera accanto Chiesa di S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa-MM2 fermata Abbiategrasso.

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  1. […] anche vero che intanto la scorsa giunta ha promosso la riapertura del vecchio Teatro Girolamo, ma la promessa rinascita di uno dei teatri più antichi di Milano, quale è il Lirico, ha visto […]

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