Quella volta che Ugo Tognazzi preparò un piatto con l’aureola
Mi viene da iniziare come nel libro sacro che tutti ben conoscete…
In quel tempo, Ugo Tognazzi aveva casa a Velletri, non lontano da Roma dunque, quando ricevette una telefonata molto più che insolita.
Una voce gentile e flautata gli preannunciò una visita importante, che l’attore avrebbe dovuto tenere in assoluta segretezza. Il suo “futuro” ospite condivideva le origini lombarde di Tognazzi e la passione per le relative ricette gastronomiche. In sintesi, chiedeva all’esperto chef Ugo di preparare per lui un piatto di polenta, che da troppi anni non gustava più. Così, racconta l’attore, potè “scrivere nell’albo d’oro dei suoi ospiti più illustri anche il nome di Papa Giovanni XXIII”. Insomma, si ritrovò a preparare un buon piatto… per il papa buono (quello della famosa carezza da portare a casa ai “bambini del 1962”)! Una leccornia rigorosamente nel segno della Lombardia (segnalo che poi il piatto fu a base di polenta taragna)! Sottolineo volentieri quindi che quel papa, ora fatto santo, era non solo buono, ma ancor di più un buongustaio. La polenta, antico piatto povero che in realtà ha sfamato un po’ tutto il territorio italiano, prende il nome dal latino puls, una sorta di polenta di farro che rappresentava la base dell’alimentazione delle antiche popolazioni italiche. La più comune da molto tempo è quella preparata con la farina di mais, che come sappiamo venne però importato nel nostro Paese dopo la scoperta dell’America.
Dai milanesi è stata sempre molto amata e accompagna diverse ottime pietanze della tradizione, come la semplice ma invitante “polenta con fagioli borlotti”. Ed ecco, signori e signore, che la nostra amica ed eccellente chef Mariangela Marchesi di Cucina Cre-Attiva ne ha preparata una versione innovativa e super contemporanea che vi presento con orgoglio ciabattino (perché ci dedica sempre queste primizie!) e che vi consiglio davvero! Il titolo della ricetta che trovate sul suo sito http://cucinacre-attiva.weebly.com/ è “Milano e i fagioli” ed è anche bella e originale da servire visto che è una specie di torretta multi-gusto con polenta fritta, pomodori confit frullati e una spuma piccantina di borlotti. Ed è semplice, se seguite le istruzioni di Mariangela!
Suggerisce persino la versione “ fast good” con la polenta rapida. So che lo pensate anche voi, dopo il raccontino del buon Tognazzi: potrete portare in tavola un piatto non solo buono. Addirittura santo.