E’ illegal! Per questo ci piace tanto
Io ne sono innamorata. Non meno di Erreerrearchitetto, coblogger. Sì, innamorati del tango!… che abbiamo studiato e ballato ma… andiamo con ordine! Cominciamo dai piedi: il tango parte proprio da lì. O meglio, da qui:
E l’Illegal? E’ uno degli appuntamenti per chi balla… Poche regole, molto tango. Via mail arrivano convocazioni “esclusive”, quasi segrete. Mai prima delle 22.30 ci si ritrova in modo informale nel luogo convenuto, cioè assolutamente “IN THE STREET”. O meglio, in uno spazio sì per strada, ma con una pavimentazione che consenta di muoversi scivolando senza problemi, per riprodurre le affascinanti figure del tango. Qui arriva anche il musicalizador (ovvero il DJ tanguero) che propone la sua selezione musicale… i ballerini giungono alla spicciolata e si cambiano le scarpe indossando quelle da ballo. E questo è un rito fondamentale e imprescindibile, sia per le dame che per i cavalieri. Il resto è piacere puro. Per chi danza, e solitamente anche per i passanti milanesi, che si beano non solo osservando l’eleganza di questo ballo, ma che si lasciano incantare anche dai brani appassionati.
Piace pensare che illegal sia ballare così, in mezzo alla strada, in piena libertà e senza controllo, come si faceva agli esordi del tango, nel porto di Buenos Aires, tra uomini peraltro. Una bella interpretazione del tango illegal la suggerisce la regista Cecilia Brianza, che in un “corto” di soli 60 secondi concentra una storia affascinante. In uno dei luoghi milanesi all’aperto più frequentati dai tangueri, ovvero piazza Affari con relativo monumento di Cattelan, un businessman viene convinto da una bella ballerina ad abbandonarsi alla danza, fino a quando… il finale vi invitiamo a scoprirlo nel BREVE VIDEO QUI DI SEGUITO!
Vorrei precisare che la ballerina protagonista è la bravissima tanguera e insegnante Tali Gon, e l’uomo d’affari è Andrea Sardi, un nostro amico che ama danzare ma che ha soprattutto scritto il bel “romanzo teatrale” Dieci passi di Tango, di cui presto ci racconterà Ciabattinasx.
Tornando alle danze…Rispetto alla magia e alle atmosfere del tango ballato in milonga (il luogo preposto per questo ballo), molto affascinanti, piene di stile e persino intime (io amo molto questa dimensione!!), l’illegal è più informale ma democraticamente aperto a tutti, soprattutto a una condivisione spontanea e senza complessi. Non solo, rispetto alla poetica del tango che tanto celebra il senso della perdita e dell’abbandono amoroso (avete mai letto un testo tradotto di una delle moltissime struggenti canzoni?), l’illegal si fa più leggero, più inclusivo e sicuramente più partecipato dai giovani.
Non resta che provare, no? E per quanto ci riguarda, noi volentieri – solo in questo caso! – ci leviamo le ciabattine e indossiamo con gioia le scarpe da tango. A bailar!