Hai mai visitato i più caratteristici luoghi… pardon, LOGHI di Milano?
Milano, di solito, viene raccontata attraverso i suoi luoghi (più affascinanti). Ma vi è mai capitato che qualcuno ve la raccontasse attraverso i suoi loghi?…
Quelli di ogni tempo ben prima di quello tanto in voga dell’Expo! Si parte dai Celti Insubri, i primi a lanciare – per così dire – la “brand-image” di Milano, utilizzando la scrofa semilanuta, da loro considerata animale sacro.
La città fu poi conquistata dai Romani, che si impossessarono del logo-scrofa: così battezzarono il luogo col nome dell’animale (MEDIO-LANUM, cioè mezzo-lanuta) e fecero del logo un vessillo di battaglia a protezione di una legione di stanza in Milano. Ma fu il libero Comune medioevale che sentì il bisogno di porsi sotto uno stemma cittadino, a simbolo dell’intera comunità: naturalmente la classica croce rossa sul campo bianco, che caratterizzerà anche la Lega pronta a schierarsi contro il Barbarossa!
Con i Visconti, una volta affermato il potere con la presa del comune e il riconoscimento del titolo di Duchi di Milano, un altro logo prende il sopravvento su quelli della nobiltà cittadina, fino a identificarsi con quello della città: ben presto il biscione campeggia su ogni opera pubblica di una qualche rilevanza. Non dimentichiamo che col Novecento ha rinverdito il suo successo come stemma dell’Inter e “dell’impero berlusconiano” dagli Anni Ottanta!
Gli Spagnoli circondano poi di mura l’espansione della città, che – come già da noi illustrato – sulla mappa cittadina assumerà la forma di un cuore. Nella modernità questi simboli, e ancor di più il Duomo, sono stati fonte d’ispirazione per la creazione di nuovi loghi aziendali, come il caso dei già citati Panettone Motta o della più recente manifestazione Bookcity. Persino il Comune di Milano ha fatto dello scudo crociato – adottato fin dal Medioevo – un vero e proprio brand con cui ha firmato moltissimi oggetti di merchandising.
Ed eccoci ai giorni nostri: per la prima volta nella storia nasce prima il logo dell’evento! Si parla dell’Expo, in agenda nel 2015. Manifestazione che lancerà il più contemporaneo logo di Milano, da expo…rtare in tutto il mondo!
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[…] olmi) con gli assi di m. 443×323, noto come medhelan. Qui è possibile che sia stata vista la scrofa bianca semi-lanuta, l’animale più venerato come guida-simbolo di Milano (da cui derivò probabilmente il nome […]
[…] ed esposto in tempo di pace, presso la porta maggiore, come segno della concordia cittadina. Tale simbolo verrà sostituito dallo stendardo con l’effige di Sant’Ambrogio solo nel 1285, e rimarrà come […]
[…] di Milano. E quindi non potevano mancare alcune figure care alla “Milano che non si sa” e di cui abbiamo già parlato: dal panettone alla Scala, dal ghisa (il vigile urbano, per i non milanesi) alla vedovella (la […]
[…] nostra città: la Scrofa mezzo-lanuta o di Belloveso. Ne avevamo già parlato tempo fa parlando dei loghi più popolari di Milano, ma oggi vogliamo approfondire il tema entrando nel merito dell’immaginario. E quale […]
[…] circa tre mesi dall’apertura di Expo, Milano si interroga ancora su quale simbolo forte possa davvero rappresentare la nostra città. Ne leggevo persino venerdì scorso su Repubblica che […]
[…] parlato tempo fa, nella nostra altra rubrica “la Milano che non si sa”, parlando dei loghi più popolari di Milano, ma oggi vogliamo approfondire il tema entrando nel merito dell’immaginario. E quale […]